Arcano 0 Le Mat
L’Arcano 0 Le Mat è il primo arcano maggiore dei Tarocchi di Marsiglia. Rappresenta un’esplosione di energia primordiale e senza limiti. Non ha una direzione precisa e la sua lettura influenza ed è influenzata a sua volta da quella dalle carte vicine: quando si allontana da una carta lascia anche ciò che questa rappresenta, come a fuggire, se invece si avvicina lo fa per apportare la sua carica energetica.
La simbologia dell’Arcano 0 Le Mat
L’Arcano 0 in realtà è un arcano senza numero e c’è una ragione.
Nell’articolo di Andrea Vitali La Scala Mistica nel ‘Sermo de Ludo’ scopriamo infatti che la numerazione degli arcani maggiori, anche detti trionfi, non è casuale. Il numero 22 ricorre spesso nella religione cristiana, 22 sono i libri canonici dell’Antico Testamento, e rappresenta la scala mistica che introduce gli iniziati alla sapienza e agli insegnamenti divini. Ogni arcano è quindi un gradino di questa scala che dal mondo terreno porta a Dio.
L’origine della scala mistica risale all’episodio del sogno di Giacobbe, raccontato nel libro della Genesi, 28, 12-13:
“Durante una sosta notturna Giacobbe si stese a terra per dormire e utilizzò una pietra come cuscino. Sognò una scala appoggiata alla base della pietra la cui vetta giungeva fino al cielo. Sulla sommità di questa immersa fra le nuvole, gli apparve Dio che promise a lui e ai suoi discendenti, cioè il popolo di Israele, la terra sulla quale giaceva. I pioli della scala erano percorsi nei due sensi da numerosi angeli […] Giacobbe, svegliatosi, esclamò: “Veramente c’è il Signore in questo luogo e io non lo sapevo!” e prendendo la pietra sulla quale aveva appoggiato la testa la pose ritta come una stele sacra, versandovi dell’olio sulla sommità. Chiamò quel luogo Betel, ossia “Casa di Dio”.”
La Scala Mistica, Andrea Vitali
Il primo gradino di questa scala iniziatica sarebbe quindi l’Arcano 0 Le Mat ovvero lo stadio più basso del percorso l’insipiens, colui che non crede, l’uomo senza Dio.
Numeri simbolici ricorrono anche sotto altre forme: ritroviamo il 3 della Trinità nei tre piccoli puntini in testa al bastone che appoggia a terra per sostenersi ed il 4 , simbolo dei 4 mondi della Cabala (mondo divino, mondo della creazione, mondo della formazione, mondo della materia e dell’azione) e dei 4 semi degli arcani minori (Spade/emozionale, Coppe/intellettuale, Denari/Corporale, Bastoni/sessuale e creativo), nei 4 campanelli legati alla sua cintura.
L’Arcano 0 Le Mat è in movimento, non sappiamo esattamente che direzione stia prendendo. Un cane appoggia le zampe in fondo alla sua schiena come a spingerlo per aiutarlo ad andare avanti. L’animale occupando la parte sinistra dell’arcano rappresenta il passato, un passato che invece di trattenere e rallentare Arcano 0 Le Mat lo aiuta a canalizzare la sua energia verso il futuro.
Sulla testa reca due mezze lune, una rivolta verso il basso rappresenta il dono totale dell’azione, l’altra rivolta verso l’alta si offre in ricezione totale della Conoscenza.
La Volpe
Raffigurare l’Arcano 0 Le Mat con la volpe è venuto spontaneo. Animale vitale ed imprevedibile è presente nei racconti e nelle mitologie di moltissime culture.
“Nella leggenda medievale, il labirinto di cunicoli del suo “castello” sotterraneo permetteva all’astuta volpe Reynard di essere sempre dappertutto e in nessun luogo, mentre la baluginante fluidità della sua intelligenza volpina le consentiva di prevedere le mosse dei suoi nemici e ingannarli, sovvertendo così il “giusto” ordine delle cose. […] con la sua conoscenza del mondo sotterraneo guidava gli sciamani siberiani e del Nord America attraverso sentieri normalmente non accessibili o visibili agli uomini. Perciò, avvicinando l’onnipresente volpe mercuriale – come l’inconscio – secondo le sue regole, questa potrebbe guidarci attraverso gli spazi in trasformazione tra modi di essere opposti – tra foreste selvagge e terre coltivate, tra l’intelligenza intuitiva e anticonformista e le norme della vita sociale, e tra il mondo degli animali, dell’uomo e dello spirito, al tempo stesso benigni e demoniaci – al servizio della completezza (Wallen, 43 ss.).”
Il Libro dei Simboli – Riflessioni sulle immagini archetipiche
E se Le Mat parlasse…
“Lo sai che in qualunque momento si può verificare un cambiamento di coscienza, lo sai che all’improvviso puoi cambiare la percezione che hai di te stesso? A volte si crede che agire significhi avere successo rispetto a qualcun altro. Errore! Se vuoi agire nel mondo, devi far esplodere la percezione dell’io che ti è stata imposta, appiccicata addosso fin dall’infanzia, e che si rifiuta di cambiare. Devi ampliare i tuoi limiti all’infinito, senza posa. Devi entrare in trance.
Lasciati possedere da uno spirito più forte del tuo, da un’energia impersonale. Non si tratta di perdere la coscienza, ma di lasciar parlare la follia originale, sacra, che sta dentro di te.
Smetti di essere il testimone di te stesso, smettila di osservarti, sii attore allo stato puro, un’entità in azione.”
Alejandro Jodorowsky – Marianne Costa / La Via dei Tarocchi
In questa gallery puoi vedere le immagini della realizzazione de Arcano 0 Le Mat dal disegno alla stampa dell’acquaforte finita.
Bibliografia
La Via dei Tarocchi / Alejandro Jodorowsky – Marianne Costa / Universale Economica Feltrinelli
Il Libro dei Simboli – Riflessioni sulle immagini archetipiche / Taschen
www.associazioneletarot.it
Non hai capito cosa sto combinando?
Vai all articolo Tarot / I tarocchi illustrati DisGrafica
Tutto il processo di realizzazione di quest’acquaforte è documentato sul mio canale YouTube con numerosi video che spiegano nel dettaglio le tecniche che ho usato. I video sono pensati per addetti ai lavori e non, quindi li puoi guardare anche se non conosci le tecniche calcografiche e ti piace scoprire come lavora un’incisora/stampatrice 😀
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Chi sono?
Coordinatrice del progetto DisGrafica è Marinella Caslini. Classe 1986, Marinella è diplomata in pittura presso l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena e specializzata come stampatore e incisore presso la prestigiosa Scuola Internazionale per la Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze.
Numerose attività di formazione e professionali le hanno permesso d’incontrare maestri e tecniche da molte parti del mondo, sperimentando la strumentazione tradizionale e quella più all’avanguardia. Lungo un percorso di continua scoperta, di aggiornamento e invenzione, ha imparato come la più grande ricchezza sia costituita da una rete di creativi, professionisti e innovatori che sappiano contribuire con entusiasmo e passione a un progetto. La stessa rete che oggi è in grado di proporre per le creazioni di DisGrafica.