Come organizzare il laboratorio di INCISIONE SOSTENIBILE
“Come organizzare il laboratorio di INCISIONE SOSTENIBILE? “ Continuiamo a rispondere a questa domanda insieme ad Angelo Gallo, già ospite del precedente episodio di Via della Stamperia nel quale abbiamo parlato delle tecniche dirette, affrontando le tecniche indirette che richiedono qualche materiale ed un po’ di organizzazione in più. Piano piano il nostro laboratorio sostenibile prende forma!
ATTENZIONE! Se è la prima volta che ascolti Via della Stamperia e sei interessato in particolare all’INCISIONE SOSTENIBILE ti informo che questo è il quarto episodio di una serie dedicata solo a questo argomento.
Puoi trovare tutte le interviste su Spreaker, Google Podcasts, Castbox, YouTube, Apple Podcast e Spotify.
INCISIONE SOSTENIBILE TUTTI GLI EPISODI
- INCISIONE SOSTENIBILE l’esperienza di Francesca Genna
- INCISIONE SOSTENIBILE Q&A con Roberta Feoli De Lucia
- Come organizzare il laboratorio di INCISIONE SOSTENIBILE con Angelo Gallo – Part. 1 LE TECNICHE DIRETTE
- Come organizzare il laboratorio di INCISIONE SOSTENIBILE con Angelo Gallo – Part. 2 LE TECNICHE INDIRETTE
Cosa da avere
Per le tecniche indirette è essenziale avere i seguenti materiali e strumenti. Di alcuni abbiamo già parlato negli episodi precedenti del podcast e nei relativi articoli su questo blog in cui potete trovare anche i link agli store online per fare gli acquisti.
- Vasche in plastica. Io uso una piccola vasca con coperchio che ho acquistato da Ikea con la quale mi trovo bene.
- Vernici. Ne abbiamo già abbondantemente parlato insieme a Roberta Feoli De Lucia nell’episodio INCISIONE SOSTENIBILE Q&A con Roberta Feoli De Lucia citando marche e specifiche tecniche.
- Compressore. Se non hai un compressore professionale ci sono alcune soluzioni economiche che vanno benissimo per iniziare a sperimentare l’acquatinta nella sua versione sostenibile. Esistono dei mini-compressori facili da trasportare a cui attaccare l’aerografo che costano 200/400 euro e dei kit mini-compressore+aerografo molto economici (circa 50 euro).
- Mordenti. Per le ricette visita il blog di Angelo Gallo oppure puoi acquistare il manuale di Francesca Genna “Materiali e metodi per l’incisione sostenibile”.
- Libri. Dei testi per approcciarsi e approfondire l’incisione sostenibile abbiamo parlato con Francesca Genna durante la sua intervista che ti invito ad ascoltare. L’elenco delle risorse invece è in questo articolo INCISIONE SOSTENIBILE l’esperienza di Francesca Genna.
Come si fa?
Se dopo aver ascoltato tutti gli episodi del podcast sull’incisione sostenibile (lo hai fatto vero???) ancora non hai chiaro il processo di incisione della matrice guarda questo video che Angelo ha realizzato nei laboratori della Galleria 291 EST/INC spazio espositivo e laboratorio calcografico no toxic romano.
Chi è Angelo Gallo
Angelo Gallo nasce a Cetraro il 20 giugno 1988. L’infanzia e l’adolescenza la trascorre a Fagnano Castello, piccolo paese in provincia di Cosenza. Sin da piccolo presenta un’insaziabile voglia di conoscere e creare e poiché manca nelle vicinanze un istituto ad indirizzo artistico decide di frequentare L’I.T.C.G. “E. Fermi” di San Marco Argentano diplomandosi come Perito Tecnico. Durante gli anni delle superiori si appassiona alla grafica e alla programmazione, conseguendo il diploma ECDL Full.
Partecipa a vari seminari di Redazione , di Media-marketing e Comunicazione tramite Assform Confindustria Rimini. Ad un anno dal diploma consegue la qualifica professionale come “Progettista sicurezza informatica e web”. Si iscrive al corso di laurea in Informatica di SMFN presso l’Unical di Rende dove, insieme a tre colleghi, forma un team di lavoro dal nome Aforsite atto a produrre servizi grafico-pubblicitari ed informatici. Dopo tre anni decide di cambiare percorso insieme al collega e amico Alessandro Longo. Si trasferisce all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ed è li che trova il suo mondo riuscendo ad esprimersi ed a sviluppare il suo percorso. Percorso che presenta due lati uno razionale, preciso, programmato, l’altro irrazionale, sconfinato, libero. Il lato razionale e pratico gli permette di mettere in atto le idee artistiche con consapevolezza e rigore. Condizionato dall’ordine e dal controllo della programmazione, dalla pulizia e le strutture della grafica visualizza e produce. Prende parte a vari progetti dell’Accademia tra cui l’opera scenografica la Bella nello spettacolo teatrale “Le Sedie”con regia di Giovanni Carpanzano, la co-realizzazione del video Passi, omaggio all’artista Alfredo Pirri proiettato durante l’evento Duplice-Mente De-Costruire presso il museo Marca di Catanzaro e diventa Performer nello stesso evento. Progetta e realizza la performance Caffè Moderni eseguita durante la mostra Motorhead Art 2519 presso il museo Marca di Catanzaro. Nello stesso periodo fonda insieme ad alcuni colleghi un collettivo artistico Camera 237 con cui espone per la prima volta a Photocontainer Art Festival di Torino. L’opera prende il nome di “Spettacolo dominante” creata da soli quattro artisti del collettivo.
Divide i suoi impegni artistici tra i progetti accademici come l’happening urbano Scriviamo Insieme Il Futuro, le installazioni ambientali di Comunicart: Rebirth legate al progetto della fondazione Pistoletto sui tre paradisi, la mostra in omaggio a Mimmo Rotella Strap-street presso la Galleria Mancuso e la mostra collettiva Manifesti presso il complesso S. Giovanni di Catanzaro ed i progetti con il collettivo artistico. Si appassiona anche alla progettazione 3D ed inizia a sviluppare un percorso sperimentale. A maggio 2016 idea e partecipa ad Effetto Placebo, la prima mostra di Camera 237, presentata dall’associazione culturale Sfrat-Art, a cura di Dorotea Li Causi presso il MACK (Museo d’arte contemporanea di Crotone). In questa occasione per la prima volta espone un’opera derivata dalla progettazione e stampa in 3D, Media Flag. Da li decide, insieme agli altri componenti del gruppo, di distaccarsi dai progetti accademici dedicandosi, in modo distinto, ai progetti del collettivo ed ai progetti personali. Avendo sviluppato nei due anni precedenti l’interesse verso la stampa d’arte ed avendone studiato le tecniche grazie al Maestro ed amico Vincenzo Lombardi progetta e realizza Uccello senza ali #020072.
Viene invitato ,dal critico e curatore Lara Caccia, al festival “Sonore Alchimie” a cura dell’associazione CID presso Davoli Superiore dove realizza, con Camera 237, Alchimisti per il borgo, una serie di quattro installazioni site-specific sulle quattro fasi alchemiche: Nigredo, Albedo, Citrinitas e Rubedo. Il percorso di Camera 237 è in continua ascesa. Il collettivo viene invitato, nel mese di agosto, ad altri due importanti eventi: Arte nel castello , mostra a cielo aperto a cura di Luigi Basile con gli artisti dell’associazione Sfrat-art, tra cui Teresa Riganello e Francesco Giordano, e l’artista internazionale Mark Costabi presso Santa Severina (KR) ed Io non sono qui, una serie di installazioni site-specific per il borgo di Cleto (CS) in occasione del Cleto Festival a cura dell’associazione La Piazza. A settembre del 2016 ottiene i primi riconoscimenti personali. Viene selezionato ed esporre alla XIII Biennale di Grafica e Arti – Città di Castelleone. Da questa partecipazione anche per il percorso personale è in continua ascesa. Viene invitato, da una commissione di inviti presieduta dal Critico d’Arte Tino Gipponi, come artista professionista per esporre una sua opera al 3° Concorso di Xilografia Ugo Maffi Città di Lodi. Per Lodi progetta la seconda opera del suo percorso rivolto ai limiti dell’uomo imposti dalle varie culture Uccello senza ali #050057: una doppia stampa, 70x50cm, realizzata tramite tre matrici: compensato, linoleum e PLA. E’ il primo passo verso la sperimentazione personale nel campo dell’incisione. Utilizza una matrice, quella in PLA, modellata e stampata in 3D, la inchiostra e la stampa. Parallelamente continuano i progetti con il collettivo ideando e producendo il primo Art Video di Camera 237 Ecumene. L’Art Video viene presentato a settembre nel quasi omonimo evento Ecumen3 in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci. Un progetto, a cura di Camera 237, vede lo svolgimento di tre eventi: Ecumene di Camera 237 presso lo studio del collettivo a Catanzaro, Ave Europa dell’artista Marco Stefanelli a Roma, Aylan 1 di {movimentomilc} e Emigration zone di Luigi Scopelliti ad Armo (RC). Conosce il Critico d’Arte Roberto Sottile il quale si interessa alla sua ricerca poetica ed artistica e gli propone una mostra bipersonale. Il progetto prende il nome di Anticorpi e viene presentato a febbraio 2017 presso lo spazio Tecne Cube dell’associazione Tecne3 a Cosenza. Ottiene il diploma di laurea come Illustratore Grafico e viene invitato alla residenza artistica Dialoghi di carta presso L’Hotel Parco Granaro a cura di Roberto Sottile. Viene invitato dal Museo della Stampa di Soncino per una mostra personale e per tale progetta Right is Wrong in cui evidenzia il proprio pensiero poetico attraverso opere effettuate con vari mezzi tecnici, dall’incisione agli ologrammi progettati e animati in 3D. Il 20 maggio 2017 il vernissage di “Right is wrong” a cura del critico Roberto Sottile. Con Camera 237 idea e percorre il progetto LOGIN intento a trattare il tema della paura dell’uomo in una modernità globalizzata. Il percorso, diviso in cinque eventi distribuiti nell’area calabrese, ha avuto inizio con la prima tappa >Reverse< , una performance di otto ore di lettura, a Lamezia (CZ) su corso Nicotera, dove i due artisti di Camera 237 hanno dato luogo ad una riproduzione di un ambiente conviviale tra poltrone, tappeti e libri sparsi. Tra i due artisti un televisore con il countdown a ricordare il trascorrere del tempo della performance. Nella seconda tappa, Millennium bug, viene presentata l’installazione ambientale al Castello della Valle di Fiumefreddo Bruzio (CS) insieme ad una mostra collettiva negli spazi espositivi dello stesso. La terza tappa presentata è Charging Point, un’installazione sonora interattiva ideata e collocata al Mabos (Museo d’Arte del Basco della Sila) durante una residenza d’artista nello stesso. Community è stata la quarta tappa, una serie di installazioni site-specific a Cleto in occasione del Cleto Festival 2017 sul tema del festival “Infifferenze”. Login, la fase conclusiva, l’ultima tappa, una mostra di chiusura percorso al Museo del Presente a cura di Roberto Sottile ad Ottobre 2017 con un’installazione finale ed una selezione dei due artisti di Camera 237. A febbraio 2018 viene inviato a partecipare alla IX edizione di Limen Arte, al Museo di Arte Contemporanea di Vibo Valentia (VV), dove espone una scultura olografica, “Mood Off”, che ottiene una menzione speciale. Partendo dalla serie delle Anatomie Forzate, di cui fanno parte gli uccelli senza ali, le sculture “amissa” esposte alla mostra login, e la sculture olografiche, idea un percorso di Mail Art differente dai progetti già conosciuti in quanto il destinatario, in questo progetto, è casuale. Il progetto prende il nome di Random Recipient e a marzo 2018 inizia questo percorso con la sua prima tappa Mail to Edimburgo. Dopo una piccola pausa dovuta, dato il percorso impegnativo del 2017, a maggio 2019 viene ideato e presentato il progetto I’m Nature – But i forgot it che inizierà a prendere forma nel successivo luglio. A giugno 2018 viene invitato dalla curatrice Marilena Morabito ad esporre alla mostra collettiva “Ghost Space”, un evento collaterale a Manifesta 12 a Palermo (PA). Li a Palermo porta la seconda tappa del Mail-Art Project Random Recipient, questa volta è Mail to Palermo. A luglio 2018 sviluppa, con Camera 237, le prime due installazioni interattive del progetto I’m Nature – But i forgot it presso il Parco Ambientale Ecolandia a Reggio Calabria (RC) in occasione del Face Festival 2018. Sempre con Camera 237, ad agosto 2018, riceve il Premio Elmo 2018 – Storie di ordinaria cultura, un prestigioso riconoscimento in ambito artistico culturale a cura dell’associazione Piazza Dalì a Rizziconi (RC). Appena qualche settimana dopo con Camera 237, in collaborazione con l’artista Marco Stefanelli, idea, in occasione del Cleto Festival un’installazione interattiva sonora che si dirama su tutta la via principale del borgo cosentino, un’installazione di denuncia che viene citata su vari quotidiani e riviste d’arte, La Città che Parla, che si lascia ascoltare, com’era e com’è ed ognuno, interagendo, diventa responsabile della costruzione-decostruzione della stessa. Ad ottobre 2018 idea, insieme agli artisti Giuseppe Ferrise e Lucy Mey (Lucrezia Siniscalchi), un Land-Art Project dal nome La Macchia a cura di Marilena Morabito e sviluppato al Mabos. Il progetto, sviluppato con la collaborazione di 100 alunni dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” Bagalati – San Lorenzo di Melito Porto Salvo (Rc), fa parte dell’area didattica del Museo ed è atto alla sensibilizzazione all’arte e alla didattica laboratoriale. Nello stesso mese espone l’opera inedita Macula a Palermo in occasione dell’XIII edizione del Premio Nazionale Delle Arti nella sezione delle Arti Grafiche. A novembre 2018 partecipa ad un’altro progetto di Land-Art dal nome Domus insieme agli artisti Giuseppe Barilaro e Giuseppe Ferrise. Anche questo progetto facente parte della didattica laboratoriale del Mabos in collaborazione con 100 alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Ardore, Benestare, Careri, Ciminà. Dal 30 novembre al 2 dicembre 2018 attua la terza tappa di del suo Mail-Art Project, Random Recipient, è la volta di Mail to Rome.
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Chi è DisGrafica?
Coordinatrice del progetto DisGrafica è Marinella Caslini. Classe 1986, Marinella è diplomata in pittura presso l’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena e specializzata come stampatore e incisore presso la prestigiosa Scuola Internazionale per la Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze.
Numerose attività di formazione e professionali le hanno permesso d’incontrare maestri e tecniche da molte parti del mondo, sperimentando la strumentazione tradizionale e quella più all’avanguardia. Lungo un percorso di continua scoperta, di aggiornamento e invenzione, ha imparato come la più grande ricchezza sia costituita da una rete di creativi, professionisti e innovatori che sappiano contribuire con entusiasmo e passione a un progetto. La stessa rete che oggi è in grado di proporre per le creazioni di DisGrafica.
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